Sotto il sole della Toscana

La Toscana è come un bell’uomo che ti affascina a prima vista e poi man mano che lo frequenti scopri meraviglie che mai avresti immaginato possedesse.

2/21/20256 min leggere

La mia nuova vita come wedding planner stava andando alla grande. Scoprivo sempre posti nuovi e conoscevo nuove persone interessanti. Un giorno per un mio evento in Toscana, ebbi la fortuna di incontrare Antonella, wedding planner anche lei e che era venuta a darmi una mano come coordinatrice. Fu sintonia da subito con lei, una bellissima donna bionda con occhi azzurri e una dolcezza infinita. Aveva lavorato per tanti anni come Hostess per l’Alitalia e viveva in un bellissimo castello tra Cortona e Montepulciano con il marito Massimo, famoso scultore di opere su legno di ulivi ultracentenari.

Mi ricordo che per quel matrimonio faceva caldissimo e io ero reduce da altro evento di pochi giorni prima. Probabilmente Antonella mi vide molto stanca e mi invitò a trascorrere un paio di giorni da lei prima di rientrare in Friuli. E così accettai di buon grado..

Non appena misi piede a casa sua mi innamorai di quel posto. Un Paradiso in terra, adagiato su dolci colline disseminate di vigneti a perdita d’occhio. Quella era la vera Toscana, raccontata da decine di libri e vista in innumerevoli films e documentari. Una Toscana verde, inondata da una luce intensa, con notti stellate e grilli che friniscono alla luna. Di paesi millenari, racchiusi in muri potenti, con stradine che puoi percorrere solo a piedi, dove annusi la storia in ogni angolo e la cultura rinascimentale la fa da padrona.

Ma anche una Toscana fatta di piccoli artigiani, di contadini che da generazioni lavorano quelle terre e producono vino come la Famiglia Faralli, di persone che hanno visto nel turismo crescente una nuova opportunità da non lasciarsi scappare e l’hanno saputa cogliere in pieno. Trascorsi giorni bellissimi con Antonella e Massimo.

Visitai Cortona e Montepulciano, cenai con loro in campagnole sagre paesane, mi riposai sul bordo della loro splendida piscina. E lì maturò il mio desiderio di vivere in mezzo a tanta bellezza. Chiamai Denis al telefono e gli dissi:” Devi assolutamente venire qui e se anche a te piaceranno queste terre quanto le amo io, dovremo seriamente pensare di spostarci a vivere qui”..

Ritornammo assieme a casa di Antonella e Massimo l’anno dopo, ad Aprile. E Denis, come me, si innamorò di quel posto. La decisione fu semplice da prendere, ci saremmo trasferiti in Toscana dal Friuli. Occorreva però trovare casa, e non era semplice. Ma Antonella e Massimo ci stavano dando una mano nella ricerca e dopo dieci giorni avevano già trovato 3 possibili abitazioni da affittare. Ritornammo quindi in Toscana per dare un’occhiata a queste case, ma, sfortunatamente, nessuna faceva al caso nostro. La sera prima del rientro in Friuli uscimmo tutti assieme per una cena a Valiano. Trascorremmo una piacevole serata e vicino al nostro tavolo c’era una coppia che erano amici di vecchia data di Antonella e Massimo. Ad un certo punto Antonella chiede alla coppia se sapevano di case in affitto nei dintorni per noi due e loro dissero:” Sì, noi abbiamo qualcosa che potrebbe interessare i tuoi amici”. I casi della vita …esci di casa senza speranza e invece il destino ti dà una mano. Ci mettemmo d’accordo per ritrovarci il giorno successivo per visitare l’abitazione.

Ciò che ci trovammo davanti fu talmente bello che rimanemmo senza parole. Si trattava di un vecchio casale di contadini che era stato ristrutturato e rifatto a nuovo con diversi appartamenti di varie metrature. Era situato su un poggio e sovrastava la Valdichiana, nel bel mezzo tra Cortona (alle nostre spalle) e Montepulciano (proprio di fronte a noi). Il nome del casale è Poggiomartino. La struttura era circondata da ulivi e aveva anche una bellissima piscina. Sarebbe stata una casa vacanze, quindi dovevamo aspettarci di condividerla con turisti da Aprile a Settembre, ma questo non ci spaventava. Chiara ci fece visitare tutti gli appartamenti e alla fine scegliemmo l’appartamento più grande e bello e ci accordammo che ci saremmo trasferiti a Settembre..

Passammo l’estate a lavorare a più non posso, cercando nel mentre di organizzare il trasloco. Non so come facemmo, ma ci riuscimmo, senza tanto stress. Consuelo si sarebbe trasferita con noi, mentre Niccolò, mio figlio, scelse di restare a vivere in Friuli, dove aveva trovato lavoro. A fine Settembre del 2016 ci trasferimmo a vivere a Poggiomartino. Ancora una volta le nostre vite videro un cambiamento radicale. Nuova casa, nuove abitudini, nuove situazioni, nuovi amici.

Tutto ciò era eccitante, Trascorremmo due anni in quel casale, visitammo tutto ciò che era visitabile intorno, Antonella e Massimo erano sempre al nostro fianco, da buoni amici. Passavamo molti momenti liberi assieme, quando il lavoro ce lo permetteva e la cerchia di amici e conoscenti si espandeva. Molti amici dal Friuli ci venivano a trovare. Il caldo delle estati toscane era a volte insopportabile, ma la provvidenziale piscina ci dava qualche sollievo. Ogni settimana, da Maggio a Settembre, c’era sempre una sagra paesana da visitare, ed era uno spasso.

Altrimenti c’era il Tjmory a Bettolle, un fantastico e ben conosciuto pub della zona dove settimanalmente promuovevano music dal vivo .Piano piano diventammo assidui frequentatori e i due proprietari, Roberto e Claudio, divennero amici. Trascorremmo bellissime serate in questo pub, conoscemmo persone meravigliose come Attilio e la Ketty, bellissimi ricordi che ancor oggi riaffiorano e ci fan avere nostalgia del posto.

Dopo due anni a Poggiomartino decidemmo che era tempo di cambiare aria; eravamo un po’ stanchi del continuo andirivieni di turisti e volevamo avere un po’ più di privacy.

Nel frattempo mio figlio Jacopo era rientrato in Italia, dopo alcuni anni passati a Pechino; aveva trovato lavoro a Firenze e si era sposato. Potevo vederlo più spesso e questo mi rendeva felice. Niccolò continuava per la sua strada e spesso veniva in Toscana per stare con noi alcuni giorni.

Trovammo una nuova casa appena fuori Arezzo, a La Poggiola. Ci mancava forse la vicinanza degli amici che avevamo lasciato in Valdichiana, ma ad Arezzo stavamo gustandoci un altro “ modus vivendi”, meno isolato dal mondo circostante. La mia vita in Toscana mi piaceva un sacco era molto più semplice viaggiare per lavoro avevo belle amicizie andavo spesso a Firenze giravo per ogni dove a scoprire nuovi posti. Ci eravamo costruiti un microcosmo perfetto, con una qualità della vita alta, e una bilancia fra lavoro e tempo libero perfetta. Eravamo felici. Ma poi arrivò il Covid e tutto cambiò in un secondo; fummo travolti da questa onda inaspettata e non avevamo alcun salvagente. La situazione era cambiata di nuovo e avremmo dovuto prendere altre decisioni a breve per poter galleggiare e uscire indenni da questa ondata di piena. Seguitemi nel prossimo post e vi racconterò come è andata a finire.

Ci sono alcune persone che vorrei ringraziare dal profondo del mio cuore per avermi aiutato a realizzare questo percorso della mia vita. Grazie ad Antonella e Massimo, che senza di loro tutto questo non sarebbe iniziato. Grazie a Chiara e Deborah per averci accolto a Poggio Martino. Grazie alla Famiglia Faralli, in primis Patrizia, che sono stati ottimi vicini di casa, e che ci hanno deliziato con il loro splendido vino. Grazie al Tjmory Pub e il suo staff, per averci regalato bellissime serate. Grazie a Claudio e Roberto per essere stati osti e amici allo stesso tempo. Grazie a Ketty e Attilio per la loro sincera amicizia.