Sorprese estive
Una delle cose che più mi piaceva fare quando ero bambina era mangiare la frutta appena raccolta dagli alberi.
8/3/20252 min leggere


Una delle cose che più mi piaceva fare quando ero bambina era mangiare la frutta appena raccolta dagli alberi.
Ricordo ancora con dolcezza alle succose albicocche e pesche mangiate sotto l’albero da frutto nelle calde estati italiane. Le rosse fragole mature che facevano capolino da sotto le verdi foglie che si scioglievano in bocca.
La raccolta dei meloni dall’orto del nonno, facendo a gara chi sceglieva quello più maturo e succoso.
E poi arrivavano le susine viola e gialle, i fichi dal sapor del miele.
Ma il frutto in assoluto che mi piaceva di più mangiare dall’albero erano le ciliegie. Era una scorpacciata continua, seduta a cavalcioni di qualche ramo o abbarbicata in alto di una lunga scala.
E questo momento l’ho potuto assaporare anche quando vivevo in Toscana, in campagna, quando ormai ero una persona adulta. Avevamo tre alberi di ciliegio a Poggiomartino, che da inizio giugno cominciavano a offrire i loro frutti rossi e si andava avanti per un mese a mangiare ciliegie. Ne sento ancora in bocca il sapore delizioso e zuccherino.
Spostandomi in Scozia ovviamente le cose son cambiate. Non ci sono alberi da frutto che facilmente danno frutti, a parte meli e peri.
Ma in giardino ho un ciliegio che in 5 anni non ha mai prodotto alcuna ciliegia, degna di questo nome. Appena le piccole ciliegie comparivano dopo qualche giorno cadevano miseramente a terra, per il poco sole e troppa piaggia.
Ma quest’anno, udite udite!,forse dovuto a questa primavera/estate così benevole, il ciliegio ha prodotto dei frutti che possono essere chiamati ciliegie. E di nuovo ho potuto raccoglierle dai rami e mangiarmele, come se fossero la cosa più preziosa al mondo.
Mi sono sentita allegra come la bimba che ero, quasi emozionata da questo evento insolito. Che dire, la Scozia mi a regalato anche questa emozione, che non è da poco.



