Non svegliare il can che dorme

Un po’ di tempo fa mi sono imbattuta nel web in una storia un po’ strana che riguarda una cassetta delle lettere nel quartiere di Inch a Edimburgo.

2/10/20252 min leggere

Tutti noi abbiamo visto almeno una volta nella nostra vita, in un film oppure di persona o in una foto, le classiche rosse cassette delle lettere della posta inglese; sono una icona come lo può essere la rossa cabina telefonica. Queste cassette della posta furono introdotte in Inghilterra verso la metà dell’Ottocento durante il regno della Regina Vittoria. Ognuna di queste rosse cassette postali portava in bella mostra le iniziali del regnante del tempo, quindi le prime portavano le iniziali VR (Victoria Regnante). Con il susseguirsi dei vari regnanti anche le iniziali ovviamente cambiarono. Ci furono quindi ER, Edward Rex, GR, Giorgio IV Rex Giorgio V, per arrivare al padre di Elisabetta GVIR, Giorgio VI Rex.

Il problema sorse quando, nel 1952, Elisabetta II assurse al trono di Inghilterra dopo la morte prematura del padre. A quel tempo il nuova zona residenziale di Inch a Edimburgo era quasi completato e, ovviamente, una nuova e fiammante cassetta delle lettere fu posizionata nella via principale, nel Febbraio del 1953, con le iniziali EIIR, Elisabetta II Regnante. Questa fu la prima cassetta delle lettere installata in Scozia con le iniziali della nuova Regina.

Che dire, la cosa non fu molto gradita. Due fazioni delle più oltranziste fazioni repubblicane ce l’avevano ancora a morte con la Regina Elisabetta I che aveva fatto decapitare la cugina Scozzese Maria Stuarda, legittima erede del trono di Scozia e mai avevano mai accettato Elisabetta I come loro Regina. 36 ore dopo l’installazione, la cassetta fu imbrattata di pece a significare la mancanza di rispetto per una regnante che aveva preso il nome di una Regina così odiata da tutti gli Scozzesi. Seguirono proteste, tentativi di sradicare la cassetta con una mazza, fino ad arrivare a farla saltare con una bomba rudimentale il 12 Febbraio 1953. I colpevoli non furono mai trovati.

Alla fine la cassetta fu rimpiazzata con una più vecchia che portava le iniziali del padre della Regina Elisabetta, Re Giorgio VI, GVIR. La cassetta è ancora lì in bella mostra e nessuno ha più avuto nulla da ridire sulla sua presenza.

Morale della favola, mai stuzzicare il cane che dorme perché se lo svegli…morde.