La mia vita in Scozia: tutto inizio così
Il mio amore per la Scozia è nato durante un viaggio che ha trasformato la curiosità in passione. Dai paesaggi mistici delle Highlands, all'accoglienza calorosa dei suoi abitanti e alla straordinaria bellezza di Edimburgo, ogni angolo di questa terra mi ha conquistato. Questo blog racconta come la Scozia sia diventata parte di me.
Raffaela Cian
11/4/20245 min leggere
Tutto iniziò a giugno 2011. Denis, il mio compagno, era già stato parecchie volte in Scozia e me ne aveva sempre parlato con entusiasmo, gli si illuminavano gli occhi solo a parlarne. Decise quindi di propormi una vacanza di 7 giorni da trascorrere "on the road" per farmi assaporare la bellezza di quei posti.
La prima tappa fu Stirling e visitammo il castello e il monumento dedicato a William Wallace. Stirling è una ridente cittadina molto vivace, con un centro molto attivo, pieno di negozi e pubs. Il castello è bellissimo da visitare e dalle sue mura si gode di una bellissima vista a 360° sulla città e campagna sottostante.


Dopo mesi di attesa e preparativi, finalmente è arrivato il giorno! Partiti dall'aeroporto di Venezia, con il cuore pieno di emozione e aspettative, ci siamo imbarcati su un volo diretto a Edimburgo.


Ma il vero viaggio sarebbe iniziato il giorno dopo. Stirling è la porta d'entrata per le Highlands, la regione che piu' desideravo visitare e che mi incuriosiva maggiormente, dato i lunghi e dettagliati racconti di Denis. Sin dai primi chilometri sono stata colpita dalla straordinaria bellezza del paesaggio scozzese, laghi, colline ondulate e montagne ricoperte di verde. Il colore verde è il colore predominante in Scozia; ma non un verde "normale", un verde abbagliante, irreale. Mescolato al blu del cielo, se siamo fortunati a trovare una giornata sgombra di nuvole, è un mix esplosivo che ti entra dentro e non se ne va piu'. Abbiamo attraversato pittoreschi villaggi, come Pitlochry e Aviemore, che sembravano usciti da una fiaba. Pecore al pascolo sparpagliate sulle colline, mucche pelose dal muso curioso, cavalli dalle zampe forti per camminare su quei terreni torbosi e perennemente umidi e fangosi.
Trascorremmo due notti a Inverness, la capitale delle Highlands e , ovviamente, non potevamo perdere l'occasione di esplorare il Lago di Loch Ness. L'atmosfera che avvolgeva il lago era magica, ma ancora piu' magico fu il sabato sera che passammo in un pub nel centro città.
Un discorso a parte lo riservo all'Isola di Skye. Collegata alla terraferma da un ponte, Skye è una delle meraviglie naturali della Scozia, con le sue scogliere frastagliate, le montagne e le baie nascoste. Ogni angolo dell'isola sembrava un quadro dipinto dalla natura stessa: pecore al pascolo, casette bianche e distese verdi a perdita d'occhio.
Abbiamo alloggiato in un bellissimo B&B gestito da una coppia di Londra, ex militari, che avevano deciso di trasferirsi lì dopo la pensione per vivere una vita isolata e lontana dal caos della metropoli. Han cucinato per noi due soli una buonissima cena, ci han dato info di dove andare e cosa visitare ed è stato difficile lasciare quell'angolo di Paradiso due giorni dopo.
La nostra visita delle Highlands è terminata ad Ullapool, piccolo paese al Nord. Ma prima abbiamo fatto tappa a Inverewe Garden, giardini botanici nati nel 1862 e oggi gestiti da National Trust of Scotland, che contano 200,000 visite all'anno. A giugno erano in piena fioritura, di ogni fiore possibile, di ogni colore e forma. Un regalo per i nostri occhi ed il nostro naso.
Ovviamente nel viaggio di rientro abbiamo trascorso due giorni a Edinburgh, dove ci siamo persi tra le sue vie della Old Town, nel centro storico. Qui abbiamo respirato il fascino delle sue antiche pietre e dei suoi palazzi gotici; ammirato la sua skyline dai Giardini di Princess Street; ascoltato il suono di decine di cornamuse, il cui suono ti entra nelle vene; visitato i suoi due meravigliosi castelli nel centro storico.
Edinburgh è una città dalle mille sfaccettature e dalle mille contraddizioni; è unica al mondo come lo può essere Venezia o New York, ma è, e resta, una città a misura d'uomo, dove i mille giardini e parchi si mescolano con palazzi e bellissime case Vittoriane ed Edoardiane. E' una città che puoi visitare tutta a piedi, senza fatica, con collegamenti ogni 10 minuti con l'aeroporto. E' una citta sicura, soprattutto per le donne; puoi girare fino a notte fonda anche da sola senza sentirti in pericolo o minacciata e respiri un senso di libertà che non ha eguali da nessuna parte.
Lasciare la Scozia non è stato facile; tornare a casa alla solita routine è stato difficoltoso. Il bagaglio di ricordi ed esperienze vissute durante quel viaggio ci aveva segnato per sempre. E qui comincia la nostra avventura, che ci ha portato a trapiantarci in Scozia nel 2020, in piena pandemia. Ma questa è un'altra storia.....
C'era musica dal vivo, ed stato facilissimo fare conoscenza con tante altre persone, locali e turisti, ansiosi di farci provare l'accoglienza scozzese, che implica bere ettolitri di birra, accompagnati da "shortini" di whisky. Un mix che ti può uccidere, se non sei abituato. Qui ho sperimentato per la prima volta la famosa ospitalità scozzese: persone pronte ad aiutarti con un sorriso, desiderose di conoscere da dove arrivi, sempre felici di raccontare storie e di dare consigli. E' stato un weekend che ci porteremo per sempre nel cuore.